L'EUROPA E' MORTA.
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Come un fisco intelligente può favorire la nascita di grandi imprese europee

L’Europa è il continente delle micro-imprese: oltre il 99% delle aziende ha meno di 50 dipendenti. Sono milioni di botteghe, officine, piccole realtà familiari che danno lavoro e sostegno a intere comunità locali. Ma non sono queste le imprese che reggono la competizione globale.

Oggi le grandi imprese — appena lo 0,2% del totale — producono oltre la metà del fatturato europeo, dominano export, innovazione, difesa, aerospazio, transizione tecnologica. Negli Stati Uniti e in Cina, questi colossi sono sostenuti apertamente da politiche pubbliche aggressive. In Europa, invece, si preferisce proteggere la piccola dimensione, senza offrire strumenti per crescere.

Il risultato è che restiamo un continente di “nano-imprese”, forti localmente ma irrilevanti a livello globale.

Premiare chi si fonde

Immaginiamo un fisco europeo che dica alle imprese:

“Se ti fondi con un’altra piccola impresa, se ti integri nella tua filiera, se cresci in modo reale, allora per cinque anni avrai gli stessi benefici fiscali di una startup.”

Non perché sei nuova, ma perché stai trasformando te stessa e il sistema produttivo europeo.

Strumenti possibili:

Aliquota ridotta sugli utili reinvestiti (10%).

Esenzioni da tasse e contributi sulle nuove assunzioni.

Crediti d’imposta per coprire i costi di fusione.

Corsia preferenziale nei fondi e nei bandi europei.

Il fisco della trasformazione

Non solo fusioni: serve premiare ogni impresa che si trasforma.
Chi rilocalizza in Europa, chi affronta un passaggio generazionale, chi si integra in una filiera strategica (difesa, energia, semiconduttori), chi investe in digitalizzazione ed efficienza energetica deve avere un vantaggio fiscale chiaro e stabile.

Perché oggi, in molti Paesi, superare certe soglie dimensionali significa più burocrazia e più costi. In pratica, crescere diventa un rischio. Un fisco intelligente deve capovolgere questa logica: rendere la crescita più conveniente della conservazione.

Quanto costa? Molto meno di quanto rende

Fusioni: costo stimato 575 milioni – 1,15 miliardi €/anno.

Trasformazioni: costo stimato 1,8 – 3,6 miliardi €/anno.

Totale: 2,4 – 4,8 miliardi €/anno.

Meno del 3% del bilancio europeo. Una cifra ridicola se paragonata al potenziale di ritorno: più occupazione, più innovazione, più gettito fiscale nel medio periodo.

La dimensione è potere

Gli Stati Uniti hanno Tesla e Microsoft. La Cina ha Huawei e BYD. L’Europa ha migliaia di piccole imprese che spesso si cannibalizzano tra loro.

Non ci servono più aziende, ci servono aziende più grandi, più integrate, più forti.
Tassare meno chi si unisce per crescere non è un favore: è un investimento nella sovranità industriale del continente.

La dimensione è potere. E l’Europa deve imparare a crescere.

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