Il fallimento dell’UE e la crisi globale aprono una finestra unica: questa è la nostra roadmap per trasformare l’Europa in Repubblica.
L’Unione Europea è al capolinea. È un’architettura stanca, costruita per gestire il mercato unico, incapace di difendere i popoli europei e di dar loro un destino comune. Da Bruxelles arrivano solo regolamenti, vincoli, mediazioni infinite. Dalla Storia, invece, arriva una domanda secca: gli europei vogliono essere padroni del proprio futuro o restare un mosaico impotente?
Noi diciamo: è tempo di una Repubblica d’Europa.
E per arrivarci serve un percorso chiaro, con tappe precise. Una roadmap che non è burocrazia, ma rivoluzione organizzata.
Costruzione del consenso
Ogni rivoluzione comincia con un atto culturale. La Repubblica d’Europa nascerà quando milioni di cittadini, da Lisbona a Tallinn, da Atene a Dublino, sentiranno di far parte dello stesso popolo.
Per questo, la prima fase è costruire un fronte transnazionale: campagne culturali, raccolta firme, assemblee civiche, università, comunità locali.
L’obiettivo è uno: gridare che l’Europa non è un mercato, ma una nazione in attesa di riconoscersi.
- Creazione di un fronte di consenso transnazionale europeo;
- Lancio di una campagna culturale e mediatica sul tema “Repubblica d’Europa”;
- Raccolta di adesioni e firme per una Petizione Costituente Europea;
- Coinvolgimento di associazioni civiche, sindacati, università, comunità locali.
Congresso Pre-Costituente
Una volta acceso il fuoco, bisogna dargli forma. Delegati da tutti i territori europei, eletti nelle assemblee locali e digitali, si riuniscono in un Congresso Pre-Costituente Europeo.
Qui non si scrivono trattati, ma la bozza della Costituzione della Repubblica d’Europa: un popolo, una sovranità, una legge comune.
- Organizzazione di assemblee locali e digitali in tutti i paesi europei;
- Elezione di delegati rappresentativi dai territori e dalle comunità;
- Convocazione di un Congresso Pre-Costituente Europeo.
Referendum Europeo
Nessuna rivoluzione senza il popolo. Per questo il passo successivo è un referendum europeo, fisico e digitale, con una sola domanda:
“Vuoi che il tuo popolo aderisca alla Repubblica d’Europa?”
Chi dice sì entra nella Storia. Chi dice no resta spettatore.
- Lancio di un referendum, fisico e digitale, per i cittadini UE.
- Domanda chiara: “Vuoi che il tuo popolo aderisca a una Repubblica d’Europa?”
Transizione Istituzionale
Con una Costituzione scritta e un referendum approvato, l’attuale Unione Europea diventa una reliquia amministrativa. I Parlamenti nazionali e quello europeo devono scegliere: ignorare la volontà dei popoli o aprire la transizione.
Nasce un Comitato di Transizione, alleanze politiche trasversali, un dibattito acceso che spacca le vecchie logiche di potere.
- Presentazione della bozza di Costituzione ai Parlamenti nazionali e al Parlamento UE.
- Proposta di integrare il testo nel dibattito ufficiale europeo.
- Avvio di alleanze politiche trasversali per promuovere la Costituente.
- Creazione di un Comitato di Transizione, con poteri consultivi.
Assemblea Costituente Europea
Il popolo elegge la sua Assemblea Costituente Europea, che scrive e approva il testo finale della Costituzione. È il momento in cui la Nazione diventa Stato.
Referendum vincolanti nei paesi aderenti sanciscono il passaggio: chi vota sì entra nella Repubblica, chi vota no resta fuori. Ma la Storia non aspetta: il processo va avanti.
- Convocazione di una Assemblea Costituente Europea eletta direttamente dai cittadini.
- Redazione e approvazione della Costituzione della Repubblica d’Europa.
- Referendum vincolante in tutti i Paesi partecipanti.
- Paesi che votano NO restano fuori ma con possibilità di aderire in futuro.
Nascita della Repubblica d’Europa
La proclamazione non è un atto simbolico: è la nascita di un nuovo soggetto politico. Difesa comune, politica estera unica, bilancio europeo, cittadinanza europea. Confini interni aboliti, territori organizzati in Dipartimenti.
Non più ventisette governi divisi, ma una sola Repubblica, un solo popolo, una sola sovranità.
- Proclamazione della Repubblica d’Europa.
- Trasferimento graduale delle competenze principali: difesa, politica estera, bilancio, diritti civici.
- Creazione di Dipartimenti Europei (ex regioni/land).
- Istituzione della Cittadinanza Europea Unica.
Questa roadmap non è un sogno lontano: è un percorso concreto, scandito in tappe che ogni cittadino può comprendere e condividere.
Chi oggi difende l’Unione Europea difende un guscio vuoto. Noi proponiamo una fiamma viva: la Repubblica d’Europa.
E la domanda non è più se nascerà, ma quando i popoli avranno il coraggio di reclamarla.